Il Detergente Enzimatico

Pubblicato il 29/08/2021

di Claudia Brunelli

I BATTERI NON SONO GERMI, MA ELEMENTI CHE FANNO GERMINARE E STRUTTURANO TUTTA LA VITA SULLA TERRA!

Questo articolo sul detergente enzimatico ha l’ambizione  di voler  incuriosire nuove persone che ancora non lo conoscono
Molte informazioni sono ricavate dall’esperienza di altre persone che hanno condiviso il loro sapere su gruppi Facebook dedicati al genere (Detergente Enzimatico –Fervida-Fermenti Di Vita).

Nel mio piccolo ho creato altre varianti derivate dalla mia esperienza e dalla mia creatività e le  insegno nei gruppi attraverso i laboratori pratici di Spiragli Di Autonomia. In realtà non c’è nulla che non possiate realizzare da soli! Anzi il mio augurio è che prendiate ispirazione e cominciate a sperimentare senza paura! La fermentazione è sempre un miracolo quotidiano!!

 Partiamo!Con il nome di detergente enzimatico si indica una preparazione totalmente naturale su base fermentativa - vegetale che in genere, per la sua semplicità, può essere sperimentata dalla gran parte delle persone che vi si approciano per la prima volta.
Non c’e bisogno di nozioni o attrezzature difficili,  sono antiche tradizioni eseguite e tramandate da generazioni, ma che fanno sentire la magia del mondo naturale e la connessione con la vita. Le fermentazioni che i più conoscono riguardano tuttavia il genere alimentare (fermentare = conservare), ma esiste tutto un altro mondo, ovvero quello delle fermentazioni selvagge (o selvatiche), che ci può affiancare in molti altri aspetti della vita quotidiana. Queste fermentazioni vengono cosi definite perché non pilotate o selezionate, ma fatte solo creando le giuste condizioni, lasciate esprimere e crescere a partire dalle potenzialità del variegato mondo vegetale. Il nostro contributo in tutto ciò è minimo, ma deve avere le caratteristiche della costanza, della pazienza, ma soprattutto della passione e dell’amore nel fare.La preparazione del detergente enzimatico si divide in due categorie con o senza starter, la prima richiede tempi di realizzazione abbastanza brevi e in genere viene poi abbandonata quando si apprezzano le proprietà di quella a più lungo periodo ovvero la tipologia senza starter.Il det. enzimatico è un super pulitore ed è  un buon modo per cominciare a prendere confidenza con questo mondo meraviglioso. Le persone che hanno sensibilità per il benessere proprio e dell’ambiente possono finalmente trovare serenità e leggerezza mentre svolgono le faccende domestiche o lavano i panni. Io personalmente sono molto soddisfatta e ormai in casa non esistono più detersivi chimici per le pulizie. La presenza di enzimi, lattobacilli, acetobacter e famiglie batteriche variegate e assolutamente non nocive gli conferiscono le caratteristiche di totale ecocompatibilità, atossicità, efficacia pulente, igienizzante, sgrassante e deodorante. E’ proprio il processo di fermentazione, a partire dalle giuste proporzioni degli ingredienti e diluizione dello zucchero, a garantire la salubrità dello stesso, proprio perché l’ambiente acido o alcolico che si crea è inospitale per i batteri cosidetti “cattivi”.Lo si può usare su tutte le superfici puro o diluito. (Essendo acido ovviamente non si usa puro sul marmo o superfici delicate). L’accortezza che dobbiamo avere è che, essendo ricco di batteri vivi, dobbiamo imparare un modo diverso di concepire le pulizie: quando lo applichiamo sulle superfici è sempre necessario rispettare un minimo tempo di posa per permettere ai batteri ed enzimi di disgregare e digerire lo sporco. 

Andremo a preparare diluizioni diverse per scopi diversi e questo non possiamo mai farlo con acqua del rubinetto appena raccolta perché essendo ricca di cloro andrebbe a neutralizzarli. Potremo invece usare acqua del rubinetto decantata (cloro evaporato) o acqua di bottiglia o di fonte. I primi tempi su alcune superfici potrete trovare qualche difficoltà nell’ottenere i risultati attesi, ma con l’utilizzo costante diventerà ogni volta più facile e pian piano eliminerete la chimica di sintesi dalle vostre superfici abitative. 

DETERGENTE ENZIMATICO CON STARTER (variante veloce)
 INGREDIENTI :
 
1,5 LITRI DI ACQUA di bottiglia o del rubinetto decantata un giorno
Circa 300 gr di frutta a pezzetti o scarti di frutta, meglio se ci sono bucce di agrumi e mele (le banane meglio di no visto i trattamenti che subiscono)
10 CUCCHIAI DI ZUCCHERO
starter : 9 GRAMMI LIEVITO DI BIRRA (o a partire dalla seconda fermentazione una parte della frutta usata appunto nella precedente fermentazione )

- In un barattolo di vetro o un secchiellino di plastica con coperchio o anche una bottiglia di plastica (in questo caso è necessario spezzettare i vegetali in dimensioni più piccole) mettiamo l’acqua con lo zucchero e il lievito e dopo aver mescolato per scioglierli aggiungiamo la frutta.
- Copriamo con il tappo, senza chiudere troppo, perché durante la fermentazione si produrrà gas ovvero anidride carbonica, che deve sfiatare.
 - Lasciamo riposare il preparato per 30 giorni, mescolandolo ogni tanto. I primi giorni vedremo prodursi molte bollicine con un odore classico di spumantino, nei giorni successivi la fermentazione si stabilizzerà e l’odore virerà verso l’acetico.
Questo passaggio è fondamentale: il prodotto finale per essere definito maturo deve odorare di acetico, profumo gradevole e non cattivo, ma acetico. E’ anche possibile che si formi sulla superficie una pellicola del tutto naturale, detta ricottina.
Più il peparato fermenta più diventerà limpido, ma già dopo 4 settimane è possibile usarlo.
- Al termine del periodo di maturazione si filtra il tutto con un colino a maglie e se necessario anche con l’aggiunta di un canovaccio. Il liquido ottenuto appare spesso torbido ed è la versione veloce del processo di fermentazione vegetale.


 USI: 
- Puro per sporco difficile¬ es. pulizia del forno :spruzzare sul forno freddo e attendere minimo un ora meglio due e poi passare una spugna umida 
- Pulizia doccia : spruzzare sulle superfici e attendere 15 – 20 minuti passare una spugna e risciacquare. 
- Si usa nell’acqua dei pavimenti 30 – 50 ml in un secchio di acqua .
- In lavatrice : come ammorbidente nella vaschetta dedicata. In lavatrice: come detersivo in vaschetta nella dose di 100-120 ml a temperatura di 40 - 60°C. Per un rendimento ottimale procedere cosi : riempire un vasetto da 200 ml con Det. Enzimatico puro, immergervi una pietra pomice chiusa in una calzina di cotone il tempo necessario a farle adsorbire il liquido, quindi inserirla direttamente nel cestello con gli indumenti, il restante liquido dividerlo tra vaschetta ammorbidente e detersivo.DILUITO al 20 -30 % come sgrassatore in cucina o per la pulizia del bagno e delle superfici.Dopo l’applicazione attendere sempre un tempo di posa e poi passare una spugna.
- Per Specchi- vetri diluizione 1 (di det enz) a 200  ( acqua declorata o acque profumate- idrolati)Il detergente enzimatico si presta ai più svariati usi e molti si possono sperimentare anche per la detergenza della vostra persona. Tuttavia questa è una variante veloce. Lo possiamo preparare e usare mentre attendiamo la maturazione di una fermentazione più lunga, che apporterà un maggior numero di popolazioni batteriche e quindi benefici. Quando avremo questo fermentato lo potremo usare negli stessi modi e usi del Det Enzimatico veloce.Ora vediamo questa fermentazione  a lunga maturazione e senza nessun tipo di  starter.


 Esempio di un DETERGENTE ENZIMATICO SENZA STARTER con tempo di fermentazione minimo di 4 mesi è il fermentato Misto Arcobaleno. Si procede in questo modo : Il sistema più comodo è di tenere in zona cucina un bidoncino riempito in buona parte di acqua e zucchero nelle giuste proporzioni (1kg di zucchero e 5 litri di acqua). Poi ogni volta che si mangia frutta o che si cucinano le verdure e si ottengono scarti si devono mettere le bucce nel bidoncino, mescolando bene con movimento verticale. gli scarti devono essere comunque puliti e non in decomposizione. Vanno bene tutti i pezzi di scarto, foglie, bucce, purchè puliti. Si possono aggiungere scarti ogni giorno, anche a più riprese. Dato che è difficile pulire gli scarti, è importante che la frutta o la verdura sia stata preventivamente ben lavata. Per questa operazione di lavaggio, si possono usare i fermentati, aceto naturale o bicarbonato lasciando in immersione qualche minuto. Come data di inizio, per i fermentati misti, si deve considerare il giorno in cui si è finito di riempire il bidoncino, nelle giuste approssimative proporzioni. Per le dosi si va a occhio. (impossibile tenere il conto quando se ne fanno molti). Per esempio per un bidoncino di 10 litri si mettono 5 litri di acqua, un kg di zucchero e si aggiunge materiale organico fino a raggiungere quasi l’orlo del contenitore. Comunque non serve una precisione svizzera.Tenete presente che ci deve sempre essere uno strato di aria libero di alcuni centimetri.Se uso un bidoncino di plastica appoggio solo il tappo, se uso uno di vetro metto della pellicola di plastica tra il tappo e l’apertura, perché l’acidità dei vapori attacca il metallo del coperchio. L'operazione da fare successivamente è abbassare delicatamente il vegetale, lo scopo è quello di bagnare la superficie che fuoriesce dal liquido. Va fatto delicatamente come se li accarezzassi. Va ripetuto un paio di volte a settimana per i primi due mesi. Poi va fatto mensilmente. QUESTI PASSAGGI SONO FONFAMENTALI PER LA RIUSCITA. E’ importante per evitare la formazione della classica muffa sul vegetale. In superficie si possono formare anche lieviti o ricottine ( pellicola biancastra ruvida) : puoi provare a scioglierli con le dita oppure romperli, a seconda della consistenza che hanno. Quando è uno strato cosi fine puoi farlo anche occasionalmente oppure quando abbassi il vegetale. Passati quattro mesi è pronto per il prelievo, ma posso decidere di lasciarlo fermentare ancora.

Più invecchia più migliora. Si possono fermentare tutti i vegetali, frutta o verdura, anche singolarmente usando un modo semplificato : si riempie il contenitore fino a metà del suo volume col vegetale e poi si finisce di riempirlo con il liquido preparato rispettando la proporzione zuccherina di 1 a 5 ovvero 1kg di zucchero e 5 litri di acqua. Si lascia sempre uno spazio vuoto tra il collo del barattolo e la fine del preparato. Eventuali gelatine che si formano sono naturali e si possono usare in molti modi.( es.come crema, frullate in parti uguali con oli vegetali e gel di aloe)

Nel tempo amerete cosi tanto queste “creature” che con sicurezza vorrete arrivare ad allungare le fermentazione fino ad un anno per realizzare i cosidetti FERVIDA, che si possono assumere come integratori del microbiota intestinale avendo una aumentata e varia biodisponibilità di nutrimenti.